Ravello LAB 2011

Trasformazioni urbane, ecosistemi creativi e coesione sociale - Le Politiche Culturali Europee tra Crisi e Sviluppo

27 - 29 ottobre 2011

 Un nuovo modello di sviluppo che punti sulla cultura e sulle industrie creative, partendo dai positivi risultati del programma “Le Capitali europee della cultura.” E’ la proposta che emerge dalle conclusioni della Edizione 2011 di Ravello Lab, forum europeo su cultura e sviluppo. Si tratta in sostanza di dare avvio ad un’esperienza concreta e operativa di pianificazione strategica a base culturale, che trovi  applicazione a livello nazionale (in particolare nel Sud,  anche utilizzando al meglio i fondi europei) e in ambito mediterraneo.

L’attuale crisi impone, infatti, di sperimentare nuovi percorsi di  crescita basati su creatività, innovazione e conoscenza, elementi chiave per la competitività nel mercato globale. Esemplari in proposito le iniziative realizzate in questi anni dal programma ‘Capitali europee della cultura’ e recepite, dopo l’importante esperienza di Liverpool 2008, dal programma nazionale “Città  britannica della cultura”, titolo assegnato per il 2013 a Derry. Gli ultimi dati sui risultati attesi per la città dall’iniziativa, resi noti nel corso dei lavori di Ravello Lab, parlano chiaro: si prevede per 2013 un raddoppio  di visitatori,  fino a oltre un milione, e della spesa turistica, (69,3 milioni di sterline), nonché redditi aggiuntivi  per 98 milioni di sterline tra salari e ricavi d’impresa entro il 2020. A livello di occupazione si potranno generare 1.300 nuovi posti di lavoro nei diversi settori arti, industrie creative, edilizia, servizi, turismo culturale.

 
La proposta di Ravello Lab si basa sulla consapevolezza che la cultura deve rappresentare una dimensione ‘trasversale’ per le politiche pubbliche (pianificazione territoriale, rigenerazione urbana, coesione sociale). Tale approccio strategico e integrato alla cultura e alla creatività può portare a un nuovo modello di sviluppo per le Città del Mezzogiorno e ispirare inoltre una politica europea di relazione con la riva sud del Mediterraneo. Le conclusioni emerse da Ravello Lab, peraltro, potranno essere utili anche alle diverse città italiane che intendono candidarsi a Capitale Europea per la Cultura nel 2019.
 
 “Per rendere operative queste proposte -  avverte Alfonso Andria, Presidente del Comitato Ravello Lab - è indispensabile, a livello nazionale, un più stretto coordinamento tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dello Sviluppo Economico e, a livello europeo, una maggiore concertazione tra le varie Direzioni Generali della Commissione (Cultura, Politiche Regionali, Industria, Innovazione, Relazioni Esterne) per individuare politiche sinergiche legate al rapporto cultura/sviluppo”.
 
Nella giornata conclusiva dei Colloqui internazionali di Ravello Lab hanno preso la parola, tra gli altri,  Vito  De Filippo, Presidente della Regione Basilicata, Andrea Ranieri, assessore alle politiche culturali del Comune di Genova e coordinatore cultura dell’Anci e Roberto Grossi, Presidente di Federculture che nel suo intervento ha sottolineato come ”la mancanza di fondi non deve costituire un alibi per l’assenza di progettualità nelle politiche culturali, che denota una preoccupante sottovalutazione delle potenzialità di creatività e innovazione ai fini dello sviluppo”.
 
Infine La VI edizione di Ravello Lab si è colorata di giovani creativi. I giovani in questione sono stati gli studenti del DAVIMUS dell’Università degli Studi di Salerno guidati dal professore Fabio Borghese e dal dottore Claudio Calveri, fondatori di Creactivitas – laboratorio di Economia Creativa. Nel comitato tecnico scientifico sono stati coinvolti inoltre la preside della facoltà di Lingue e Letterature Straniere Ileana Pagani e i docenti Marco Pistoia, Isabella Innamorati e Francesco Colace.
 
Creactivitas è un progetto di ricerca e didattica, di matrice laboratoriale e di carattere multidisciplinare, teso ad esplorare e conoscere le industrie creative e le industrie culturali e, la dimensione dell’economia creativa con il suo processo produttivo, la fabbrica dell’immateriale, incentrato sulla creazione di valore attraverso la conoscenza, la cultura e le reti.
 
In questa edizione Creactivitas ha collaborato con Ravello Lab, partecipando all’event management, allo storytelling e curando reporting live dei tre giorni di workshop a Ravello, grazie anche alla partecipazione di Unisound, radio network dell’Università di Salerno.
 
Venerdì 28 ottobre, inoltre Creactivitas, ha dato vita alla performance di presentazione del primo Laboratorio di Economia Creativa, inserita nel programma di Ravello Lab, nella sezione “eventi collaterali”.